PIU' VERDE, MIGLIORE QUALITA' DELLA VITA. SEMINARIO AD AGRIGENTO

Verde urbano. La necessità di pianificare, progettare e gestire le aree non costruite per migliorare la qualità della vita in città è il tema del seminario che si è tenuto sabato 19 marzo ad Agrigento nei locali della sala convegni della Biblioteca comunale Franco La Rocca. Dopo i saluti del sindaco Calogero Firetto, l'introduzione dell'assessore all'Ambiente Domenico Fontana, con il coordinamento degli interventi da parte di Giuseppe Barbera professore dell'università di Palermo. 

Germano Boccadutri, presidente della federazione regionale degli agronomi, ha tenuto una relazione sul tema La funzione del verde urbano. Francesca Lotta dell'università di Palermo ha svolto una discussione su La pianificazione del verde urbano. Marco Ferrini, dell'università di Firenze, ha illustrato una relazione sul tema Il verde in città? Non solo un colore, ma un investimento ad alta redditività ambientale ed economica. Infine Valeria Scavone professoressa all'università di Palermo ha relazionato su Città e natura. Ruoli e funzioni dei frammenti di ruralità. Il seminario è stato organizzato da Comune di Agrigento, Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Agrigento e Università di Palermo.

Dopo il seminario l'assessore all'ambiente di Agrigento, Domenico Fontana, ha precisato che il seminario aveva l'obiettivo di spostare il livello della discussione sul verde urbano ad Agrigento, dalle sterili polemiche sulla manutenzione del patrimonio arboreo esistente alla creazione di una vera politica di progettazione e gestione delle aree non edificate, adeguata alle migliori esperienze europee e non solo. Per questo - dice Fontana - abbiamo voluto incontrare due autentiche “autorità” come il prof. Barbera e il prof. Ferrini, due ricercatrici dello stesso ambito dell'università di Palermo e Agrigento, nonché i professionisti del settore.

Al di là dell'approfondimento scientifico, l'amministrazione agrigentina ha inteso avviare la necessaria pianificazione prevista dalla normativa vigente e dal PRG. In particolare quest'ultimo prevede la redazione di un piano avente ad oggetto il Parco territoriale, cioè tutta l'area verde dentro la quale si trovano immerse le diverse parti della città di Agrigento. Si tratta di tutta quell'area non costruita che tiene insieme: le aree rurali del parco archeologico, il parco Pirandelliano, il Parco dell'Addolorata, il bosco che gira tutt'intorno al centro urbano da Fondacazzo fino al Tempio di Giunone. Si tratta quindi di pianificare una grande infrastruttura verde, capace di riconnettere funzionalmente le varie parti della città, ribaltando la logica con la quale oggi quegli spazi vengono considerati non luoghi, spazi esterni alla città e che invece dovranno diventare domani un unico grande parco urbano dentro al quale la città può trovare un nuovo senso, una nuova dimensione. Ci sarà poi un secondo livello del progetto che, scendendo a una scala più di dettaglio, si occuperà del verde interno alle aree urbane vere e proprie.

Il seminario, che è servito anche come momento di formazione dei tecnici comunali presenti, ha chiarito inoltre come tante e diverse sono oggi le funzioni che vengono riconosciute al verde urbano. La questione estetica, per quanto rilevante, appare oggi secondaria se comparata al ruolo che il verde riveste in termini di assorbimento delle sostanze inquinanti, della mitigazione degli effetti delle isole di calore, della garanzia di una maggiore permeabilità dei suoli (fondamentale in tempi di “bombe d'acqua” come quelli che stiamo vivendo), dell'assorbimento di carbonio e quindi della mitigazione del surriscaldamento globale del clima. Insomma una buona gestione del verde urbano rappresenta una delle principali politiche di adattamento al cambiamento climatico (coerente con gli impegni che tutti i Paesi del mondo hanno preso a Parigi lo scorso dicembre) ma rappresenta anche uno strumento essenziale per il benessere fisico dei cittadini.

Nei prossimi giorni, presso il SIT del comune di Agrigento, verrà formato un gruppo di progettazione interno che si dovrà occupare della redazione di questo piano complesso.

Seguono le presentazioni di Lotta e Ferrini

 

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