Mafia cartoon

''Perchè pagare il canone per vedere in tv la mafia quando, pagando il pizzo, si può avere lo spettacolo dal vivo?'' Freddura tratta da una vignetta di Sebino Dispenza.
La storia della battaglia della società e della cultura italiana contro la violenza organizzata si arricchisce di un nuovo capitolo: vari disegnatori hanno incrociato insieme le loro matite nel 'mosaico di denuncia' Mafia Cartoon, edito da EGA (Torino, ottobre 2006). Il volume è il catalogo della mostra intitolata Mafiacartoon curato dalla giornalista Marisa Paolucci su iniziativa di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Fanno pensare questi disegni. Ai nostri modi di essere, ai nostri tempi. Tempi nei quali un prete, don Luigi Ciotti, fonda e gestisce un'associazione anti-mafia per poter ricordare alcune vite spese in maniera esemplare e educare, come un missionario, nelle terre del Sud Italia, alla legalità i giovani a cui apre nuove strade, diverse dall'unica nota o visibile della sottomissione o della convivenza.
Nei giorni degli Stati generali contro la mafia, durante i quali il capo dello Stato, il presidente del Consiglio dei ministri, giornalisti, politici e la società si mobilitano a Roma per discutere le linee del contrasto - non solo sul piano della repressione giudiziario-poliziesca - questo libro, Mafia Cartoon, fa prima capolino per poi aprirsi alle reazioni di tutti, giovani, meno giovani, intellettuali e gente comune, a scuola, in ufficio o a casa, consegnando ai lettori una scintilla capace di accendere il sarcasmo utile per sgombrare paure e timidezze, quando queste ultime due umane troppo umane reazioni davanti a violenza e crimine organizzato possono e debbono segnare il passo a una presa di coscienza e ad atteggiamenti di cooperazione, un'unione di intenti per battere un potere, fra i tanti più orribile e marcio.
Disegnatori come Altan, Vauro e Forattini, insieme ad altri Italiani meno noti ed anche stranieri, narrano vicende che sono degenerazioni non solo siciliane, meridionali o italiane: sono diffuse alle più disparate latitudini. In Africa, come negli altri continenti. Il linguaggio universale del disegno, della vignetta e del fumetto è capace di esprimere lo sdegno, come altre reazioni, verso la sopraffazione della mafia. Servirà a batterla?
La risposta in una delle tante citazioni che si aggiungono, nel libro Mafia Cartoon, alle vignette: ''La mafia, non è affatto invincibile. E' un fatto umano e, come tutti i fatti umani, ha un inizio e avrà anche una fine'' (Giovanni Falcone).

Francesco Taglialavoro ROMA - 17/11/2006
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