LA SIRENA BUGIARDA DI ANTONIO LUBRANO A SANTO STEFANO QUISQUINA

Penso di sapere  cosa spinga Antonio Lubrano ad interrompere le sue vacanze e a venire a Santo Stefano Quisquina  per due sere d’agosto, il 6 e il 7, a raccontare la canzone napoletana.
Dico subito che i soldi non c’entrano, verrà gratis. Meno che mai c’entra  l’ umana e naturale vanità: Antonio con la sua carriera impareggiabile è una specie di monumento nazionale riverito ovunque e da tutti rispettato e ossequiato e l’omaggio dei quisquinesi, per quanto autorevole, non aggiungerebbe molto.
Ve lo dico io allora: la voglia di conoscere Lorenzo Reina e di stare in mezzo al suo teatro di pietra miracolosamente impiantato su un acrocoro delle sue terre alle spalle del santuario di Santa Rosalia alla Quisquina.
Antonio ha visto le foto del teatro, ha ascoltato la storia di Lorenzo, pastore scultore e fondatore di una fattoria dell’arte che si nutre degli afrori di pecore omeriche e di dionisiaci asini.
Ha capito che il teatro di Lorenzo si candida ad ospitare incontri d’arte con la pretesa di mostrare come non ci sia vera arte se non in continuità con la vita quotidiana, quella autentica.
Allora per Lubrano è stata immediata la decisione: quella di venire a raccontare la canzone napoletana nel cuore della Sicilia.  A fare da corona a Lubrano ci saranno la bellissima voce di Giovanni Moscato e di Valeria Scornavacca, al suo esordio, con la sicura guida musicale del maestro Stefano Tesè e di Sal Cacciatore alla fisarmonica. Per domenica è previsto l'inserimento fuori programma di un violinista amico di Lubrano in vacanza in Sicilia che non ha resistito al richiamo della affabulazione di Lubrano e pur di stare a Santo Stefano la sera di domenica 7 agosto farà una lunga tappa in macchina da Messina a Santo Stefano.                                                                             Potranno assistere agli spettacoli solamente 99 persone a sera che pagheranno per  la condivisione di una emozione, la concelebrazione di un rito sospeso tra  stelle in accensione e  ‘ Voce ‘e notte’, per poi concludersi con la degustazione dei formaggi che Lorenzo ricava dal latte delle sue pecore generose e delle verdure della sua terra. IL tutto  annaffiato da un sangiovese che Lorenzo, con molto coraggio, è riuscito a impiantare sulle pendici del colle del teatro.
Per informazioni e prenotazioni  tel. 3287671914