AGRIGENTO E IL SUO PARCO, CROCE E DELIZIA di Fabio Russello

Tira una brutta aria ad Agrigento alla vigilia della discussione finale sul Piano particolareggiato del Parco archeologico della Valle dei Templi. E riguarda la chiusura della Panoramica e della Passeggiata, previsione che i progettisti hanno reso nota ormai da anni e che, nonostante il tempo, non è stata ancora digerita da – purtroppo – ampi settori della città. Prendiamo per esempio il presidente regionale degli architetti Rino La Mendola secondo cui Panoramica e Passeggiata “sono percorsi ampiamente storicizzati". Come se nel Settecento Goethe a visitare la Valle ci fosse andato con un bus di linea della Tua inquinante come una fabbrica lombarda degli anni Sessanta. Secondo La Mendola insomma quelle strade, ma soprattutto la Passeggiata – che è la vecchia 118 che taglia la Valle in due e che passa accanto i templi – non vanno chiuse perché “si trasformerebbe la Valle da naturale elemento di aggregazione territoriale ad un grave elemento di disgregazione  tra la città e le periferie urbane meridionali". Il problema insomma non è tutelare, salvaguardare… ma come andare a San Leone in meno tempo possibile. E infatti il capo degli architetti nelle sue argomentazioni non fa cenno di mezzi non inquinanti, di percorsi pedonali, di bus elettrici: "La Panoramica non va chiusa anche perché nel dibattito per l’adozione del Prg, la sua chiusura era stata già bocciata dagli Ordini Professionali e soprattutto dal Consiglio Comunale, che rappresenta una chiara volontà popolare, peraltro supportata da motivazioni tecniche validissime". Ricordiamo che il Piano del Parco è stato trasmesso al Consiglio comunale per un parere che non è vincolante. Speriamo che la brutta aria che tira su Agrigento non “inquini” pure quel dibattito e quella previsione progettuale, dopo che un traffico insostenibile ha inquinato – letteralmente - la Valle.

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