PROGETTO SALVALARTE DI LEGAMBIENTE RIFLETTORI ACCESI SU SANTO SPIRITO di Emanuele Enrico Mariani

Salvalarte e' un progetto di Legambiente attivo in Sicilia da piu' di dieci anni.
Si tratta di uno dei rami ormai piu' importanti delle attivita' svolte da Legambiente, nato a livello nazionale, ma da diversi anni con un progetto specifico per la Sicilia per il suo inestimabile patrimonio artistico a culturale.
Uno sguardo dentro i monumenti, le Chiese e tutte quelle strutture che per vocazione intrinseca e tradizione rappresentano un surplus di ricchezza da custodire e promuovere.
Ma piu' precisamente lo spirito di Salvalarte sembra somigliare a quello dell'attento cittadino che con il suo stesso sguardo, nel momento in cui ammira l'arte, si preoccupa della sua fruibilita' nel tempo, della sua possibilita' di permanenza; possibilita' stessa che i suoi stessi contenuti, spesso accennanti all'eterno ed all'immortalita', vogliono veicolare.
A partire da tali presupposti quest'anno Legambiente Agrigento ha posto l'attenzione sulla chiesa di Santo Spirito. Ha organizzato visite, e preparato un reportage fotografico nel quale si mettono chiaramente in mostra i rischi di decadimento ai quali si espongono diverse opere della stessa, dagli stucchi del Serpotta, fino a giungere all'affresco che fornisce l'illusione prospettica della cupola.
Cosi' stamane le telecamere di diverse televisioni locali hanno fatto il loro ingresso nella Chiesa poco a monte della Via Atenea, in occasione di una conferenza stampa indetta dal Circolo Rabat - Legambiente - di Agrigento, proprio nella bella sala conferenze del monastero.
A chiarire gli aspetti salenti delle scelte e dell'iniziativa e' stato Daniele Gucciardo, referente locale Legambiente per il progetto. Il monastero di Santo Spirito ha una lunga tradizione (e lo dimostra l'ospitalita' che le suore hanno riservato ai giornalisti e agli ospiti), la sua e' una storia, ci dice Daniele Gucciardo, che attraversa diverse fasi, dal medioevo al tardo barocco e rappresenta un bene monumentale e artistico inestimabile che dunque ha conosciuto anche un'evoluzione ed uno stratificarsi di testimonianze artistiche e stilistiche. Riporre l'attenzione sullo stato a rischio delle opere, allora, vuol dire, cogliere il centro di un'esigenza di salvaguardia e di 'cura' che travalica il mero interesse specifico, per porre in risalto la questione dei patrimoni culturali in senso lato per la vita e l'esistenza stessa della comunita'.
A chiarire altri aspetti piu' spiccatamente pratici, e quindi squisitamente operativi, relativi ad un possibile piano di restauro e' stato l'architetto Pietro Meli, Sovrintendente ai Beni Culturali: emergono difficolta' economiche notevoli che impediscono lo stanziamento di un fondo unico per il progetto di restauro complessivo di Santo Spirito; tuttavia, sara' possibile approntare diversi 'piccoli interventi' specifici che affrontino pian piano, uno per volta, gli aspetti piu' urgenti della situazione: dall'eliminazione dell'umidita', alla sistemazione della copertura e via dicendo.
Diversi sopralluoghi hanno condotto, ci dice l'architetto Meli, ad un primo progetto che a giorni sara' presentato al FEC (Fondo Edifici di Culto). Si tratta, almeno per il momento, di pianificare interventi graduali secondo la modalita' dell'urgenza in modo da garantire dei primi stanziamenti.
Se la questione specifica che solleva Legambiente, tornando su un piano piu' generale, rimanda al senso di una giusta salvaguardia dei beni artistici esistenti, la crisi pare mettere in primo piano le difficolta' a prevedere progetti unitari e complessivi in tal senso. Si tratta di sottolineare, allora, mi dice Daniele Gucciardo, come ''non si possono trascurare queste risorse centrali per arricchire la comunita' ''. Tra gli sprechi, dovuti a dinamiche ormai a tutti ben note, e le giuste esigenze di intervento, corre una grande ed abissale differenza.
Patrimonio culturale e ricchezza allora sembrano andare, ancora una volta, di pari passo, per una citta' come Agrigento che sul suo bagaglio artistico fonda gran parte delle proprie attrattive.
Salvalarte sembra cosi' mostrarsi come il primo passo verso la tutela e la promozione di una nuova ''forma di civilta' '' che dalla stessa 'crisi' sembra poter emergere: quel passo che pensa alla conservazione della memoria, alla 'riadeguazione', e che poi, fisiologicamente, conduce alla promozione di nuova arte, da tutti questi aspetti non disgiunta, in un circolo virtuoso che diventa si ricchezza, ma anche comunicazione e forza di cambiamento e trasformazione ad ampio raggio.
Ogni comunita' ha fatto il proprio ingresso nella storia come ''civilta' '' quando ha posto l'attenzione sul patrimonio del passato e poi, guardando al futuro, ha indicato le proprie nuove vie creative da sperimentare secondo originarie, inesplorate, e rispettose modalita' di rapportarsi gli uni con gli altri.

Per comunicazioni e/o informazioni:
EMAIL: legambienteag@virgilio.it
LINK: http://www.salvalartesicilia.it