SE QUESTO E' POTARE di Davide Natale e Pietro Baiamonte

La lettera

L’Assessore Passarello, in risposta ad alcune lamentele dei residenti del quartiere Bonamorone, generate dal taglio, quanto meno discutibile, di molti alberi di eucaliyptus effettuato nei giorni appena trascorsi, afferma che l’intervento di potatura è stato dettato da necessità di sicurezza, essendo gli alberi in questione caratterizzati da particolare fragilità, e quindi, pericolosità sia per i viandanti che per le abitazioni. Di conseguenza ''dopo il parere dell’esperto'' ha deciso di intervenire. 
Convinti, non nostro malgrado, che ''le cose vanno dette e spiegate'', per non rischiare di precipitare nell’errore di dire poco, a volte nulla e, peggio, travisare la realtà, abbiamo la necessità di porre alcune brevi, semplici e inequivocabili domande all’Assessore Passarello, domande che, ci auguriamo, avranno un seguito chiarificatore.

  • Dispiacerebbe all’Assessore Passarello rendere nota la relazione agronomica attraverso la quale ''l’Esperto'' ha giudicato così inequivocabilmente pericolosi i maestosi alberi tanto da deciderne la potatura radicale? 
  • Dispiacerebbe all’Assessore Passarello spiegare per quale eccentrico motivo si è verificata una così inusuale concentrazione di alberi pericolosi in quel punto della città?
  • La Relazione dell’Esperto ha previsto la messa in sicurezza degli alberi mediante quale metodo? Una potatura dei rami giudicati pericolosi o, come consegue dal loro radicale taglio, il taglio degli alberi stessi nella loro interezza?
  • Ed ancora; sono previsti altri interventi in altre zone della città? Quanti altri alberi verranno tagliati? Si legge di viale Emporium; stessa pericolosità, si deve dedurre, e quindi stesso sostanziale taglio radicale? Ci atterrisce pensare che anche gli alberi di viale Emporium subiranno la stessa, tristissima, fine.
  • Ultima, ma non ultima, domanda. L’Assessore Passarello afferma che ''la ditta in questione taglia i fusti gratuitamente in cambio del legname''. In considerazione del fatto che il legno ha un costo e lo scambio, quindi, di lavoro per il legno è quantificabile in denaro, a quanto ammonta non la ''gratuità'' del lavoro stesso ma l’importo della convenzione stipulata?

In attesa di riscontro alleghiamo alcune fotografie, scattate pochi giorni addietro, del quartiere Bonamorone.  Giudicate Voi se è sicura e bella una città senza alberi o, come credo migliore, una città con molti alberi curati e custoditi.
  Grazie[img:2 align=center title=none]

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