Vaticano celebra 4 beati siciliani

[img:2 align=float_left title=bottom]C'erano due agrigentini tra i quattro siciliani «beati dell'Azione Cattolica» celebrati ieri mattina in piazza San Pietro in occasione del 140° anniversario della fondazione del movimento ideato da Mario Fani. Tra gli esempi di «santità laicale» celebrati alla presenza di Papa Benedetto XVI c'erano infatti il canicattinese Giuseppe Carlino e l'empedoclino Benito Carmina. Con loro anche Paolo Angileri di Marsala che fu a lungo presidente dell'Azione Cattolica della Diocesi di Mazara del Vallo e Pina Suriano della Diocesi di Monreale. I loro volti ieri campeggiavano su gigantografie appese al colonnato del Bernini dela Basilica di San Pietro. Tutti sono stati ricordati per quanto hanno fatto, in umiltà e in silenzio, per i più bisognosi, spesso anche all'insaputa dei loro familiari.[img:1 align=float_right title=bottom] Figure evidenziato dall'Azione Cattolica, che «hanno testimoniato la presenza di laici adulti nella fede, radicati nel loro tempo e nella loro storia». Giuseppe Carlino, canicattinese, scomparso nel dicembre del 2006 all'età di 67 anni. Geologo e insegnante di Scienze naturali nel 1983 ha fondato il centro ecologico culturale del distretto scolastico di Agrigento e il centro culturale La Pira. Dal 1992 al 2002 è stato anche presidente dell'Unitre e nel 1995 è stato uno dei promotori dell'apertura di una sezione della Protezione civile a Canicattì. Benito Carmina, empedoclino, è invece scomparso nel settembre scorso all'età di 71 anni. È stato un dipendente della Banca d'Italia e per lungo tempo presidente parrocchiale e componente del Consiglio diocesano. Il suo vissuto laicale è stato caratterizzato – come ricordano di lui – dal desiderio forte di incarnare il Vangelo con il sorriso, l'umiltà e la simpatia da animatore.
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