OPERAZIONE CICOGNA A SAN LEONE

Conferenza presso il Museo dello Sbarco di Catania su un progetto di recupero di un bombardiere Fiat BR.20M che ammarò nelle acque di San Leone nel 1943 nel corso della Seconda guerra mondiale. Attualmente il velivolo è insabbiato sul fondale agrigentino. Dopo aver recuperato con la Marina 6 pezzi, i reperti sono stati restaurati ed esposti a Catania. Sono stati impiegati strumenti di ultima generazione per mappare quanto affiora sul fondale marino. Ma rimane da eseguire una campagna di scavi. E' stato redatto un progetto di recupero, per sollevare il BR20 senza rischiare di romperlo, curato dall'ingegnere Salvatore Careca. Da parte del Gruppo Amici Velivoli storici di Torino sono stati trovati 1.600 disegni progettuali originali del B.R.20, a metà degli anni 30 del '900 considerato uno degli aerei più moderni, pietra miliare nella storia aeronautica. Quindi rimane da fare uno scavo archeologico subacqueo con studenti di archeologia e mezzi anche dei carabinieri.

L'appoggio della capitaneria di Porto Empedocle e della Marina Militare è già servito alla bonifica da ordigni e alla scoperta di parti del velivolo. I reperti, come detto, sono 6 per ora. Sono stati fatti test di restauro dalla soprintendenza del mare di Palermo e dal laboratorio di restauro del polo universitario di Agrigento. Per 4 anni il cantiere di restauro sarà operativo. E quando il lavoro sarà terminato il velivolo verrà esposto in una località concordata con l'Aeronautica Militare. Il progetto di recupero ha il nome di Operazione Cicogna

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