FURTI NELLA SEDE DELL'ASI

Agrigento, 10 mag - Colti a rubare all'interno dell'Area di sviluppo industriale e arrestati dai carabinieri in flagranza dopo poche ore sono scarcerati dal giudici e posti ai domiciliari. Una decisione che ha provocato la protesta degli imprenditori agrigentini e che è stata rilanciata dal presidente di Confindustria di Agrigento Giuseppe Catanzaro. "Rubare e danneggiare le imprese - ha detto Catanzaro - vuol dire impedire la crescita ed il benessere sociale. dai giornali che i ladri arrestati non hanno scontato un solo giorno di carcere spiace e testimonia che il sistema deve essere rivisto con urgenza. L'imprenditore che ha subito un furto non può aspettare che finiti i dorati domiciliari si ritroverà altri ladri che sanno di farla franca". Catanzaro ha spiegato di non volere "entrare nel merito dei provvedimenti del giudice" ma ha spiegato che "da rappresentante degli imprenditori impegnati a rendere normale la nostra terra avverto il dovere di testimoniare un disagio percepito anche dagli imprenditori perché questi fatti non incentivano certo fiducia". "Sappiamo - ha detto Catanzaro - che il giudice è tenuto ad applicare la legge ma ci chiediamo se chi ha l'onere di registrare il disagio di una legge decisamente sbagliata si stia interrogando su quello che succede. Noi imprenditori - ha aggiunto Catanzaro - abbiamo deciso di denunciare gli estortori ed i risultati li conosciamo. Auspichiamo che con altrettanta determinazione agisca chi ha il dovere di essere tempestivo eventualmente anche in sede normativa poiché non è possibile che chi ruba non vada in carcere".

Fabio Russello

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