BENEDETTO XVI. IN POCHE RIGHE IL SENSO DEL SUO PAPATO di Pepi Burgio

Riprendo tra le mani un libro prezioso, così come preziosi sono tutti quei libri che incidono qualcosa nella nostra anima che ondeggia. È un’intervista dello scrittore Peter Seewald a Joseph Ratzinger dal titolo Ultime conversazioni. Nei prossimi giorni si dirà del suo magistero; qui un ricordo, soltanto quello, di un sorriso smorzato dal pudore, di un pensiero profondo e scandaloso, di un insopprimibile amore per la totalità che per un attimo può sporgere dai tasti pigiati con sapienza di un pianoforte.

Seewald – Come vede il futuro del cristianesimo?

Ratzinger – È palese che i nostri principi non coincidono più con quelli della cultura moderna, che la struttura fondamentale cristiana non è più determinante. Oggi prevale una cultura positivista e agnostica che si mostra sempre più intollerante verso il cristianesimo.

Seewald – Ha una preghiera preferita?

Ratzinger – Ce n’è più d’una. C’è quella di sant’Ignazio: “Prendi, Signore, e ricevi tutta la mia liberta”.

 

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