"LA PRIMAVERA AGRIGENTINA CONTINUA IN VIVACQUA" LETTERA APERTA DI EX ASSESSORI DELLA GIUNTA ZAMBUTO

Lettera aperta al candidato presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Avv. Giandomenico Vivacqua, da parte degli ex Assessori della Giunta del Comune di Agrigento, Antonio Calamita, Paolo Minacori, Giovanni Traina e Roberta Tuttolomondo.

Agrigento, 29 maggio 2008.
 
 “Il coraggio di cambiare” è stato quel movimento politico, di matrice ideologica assolutamente trasversale, che ha consentito di riaccendere, appena un anno fa, l’entusiasmo in parecchi agrigentini e di far esprimere loro un voto coraggioso e convinto contro un sistema di partiti che da sempre impone le candidature degli uomini destinati al governo solo su logiche di spartizione, decise ai tavoli romani e palermitani.
Alla luce degli ultimi eventi e dei metodi di scelta del candidato alla presidenza della provincia di Agrigento da parte della coalizione di centro-destra, sorge spontanea la riflessione che “la storia si ripete” e che a nulla è valso il segnale formidabile di rivalsa civica e politica che il popolo agrigentino ha lanciato alla classe governante nel maggio dell’anno scorso.
Siamo certi che la primavera agrigentina non si è spenta, non è finita.
Siamo consapevoli del mandato morale ricevuto dal popolo di portare avanti un’azione politica rinnovatrice, sana e per il bene comune.
Gli eventi reclamano nuovamente grandi prove di coraggio ed esigono il rilancio del grande progetto di governo al di sopra delle logiche richiamate, con immediatezza, con rinnovato entusiasmo e con la lucidità di individuare l’uomo giusto.
Abbiamo assistito a come sia stato svenduto e mercificato l’anelato “coraggio di cambiare”.
 Di quanto sia deluso chi, con il cuore, ha creduto, lottato, sostenuto la speranza.
È ferma la convinzione che questa terra si può ben governare, con disinteresse, con spirito di squadra, con l’etica della responsabilità.
Premesso quanto sopra, riteniamo che nell’attuale scenario politico, sia lei, Avvocato Giandomenico Vivacqua, per le sue doti d’alto rigore morale, di rettitudine, di coerenza, di competenza professionale e soprattutto di moderazione, l’uomo giusto.
Siamo convinti che anche l’area politica dalla quale lei proviene, oggi interessata da grandissimi cambiamenti, con la sua mediazione debba orientarsi ulteriormente verso posizioni moderate, centriste, di area cattolica e solidali.
L'invito che le porgiamo è quello di farsi carico di  rilanciare il grande progetto della primavera agrigentina, condividendo quei principi di buon governo al di sopra dei degenerati apparati delle spartizioni.
Riteniamo che ne abbia pieno titolo, nella logica di una continuità, essendo stato lei stesso tra coloro che l’anno scorso contribuirono alla genesi del progetto e del movimento.
Comprendiamo quanto il compito sia arduo e difficile soprattutto dopo il completo disimpegno di chi era in prima linea e che ha lasciato sgomento un intero elettorato. Ma non possiamo non ascoltare la voce dei nostri concittadini che chiedono oggi, più di ieri, e con forza, di riprendere quel cammino di libertà interrotto appena due mesi addietro. Il nostro invito è rivolto anche a loro, insieme ed uniti, per una nuova primavera agrigentina.
 
A lei i più sentiti auspici di buon lavoro.

 

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