UNO SGUARDO DAL PONTE DELLA 'WORLD':COSA RESTERA' DI NOI NEL CUORE DEI CROCIERISTI? di Francesco Taglialavoro

[img:1 align=center title=none]''Infili la chiave nella serratura, la porta si apre e invece di una fredda e impersonale suite, entri in un mondo che ti appartiene. Un appartamento (dai 100 ai 400 metri quadri) con le tue foto, i tuoi libri, e film, messi proprio come li hai lasciati l'ultima volta. I bagni con la tua essenza profumata preferita, i tuoi vestiti, tutta la tua vita, come tu la conosci. Sei a casa tua''.
Ma sei su 'The world', una enorme nave, tra le più grandi del mondo, che reclamizza sul suo sito, Aboardtheworld, con la frase sopra citata, le attività, le caratteristiche ed ogni notizia utile. Questo transatlantico sabato 13 settembre è stato a Porto Empedocle, il giorno dopo a Trapani e proseguirà per il Mediterraneo una crociera che fa sognare i proprietari della nave, i soci della ResidenceSea, e che di certo non passa in silenzio, anzi tutti quelli che potevano, specie i genitori con figli piccoli, si sono recati al porto di Porto Empedocle durante la sosta di un giorno della 'The world' per fare foto e vedere da vicino, misure di sicurezza permettendo, la grande nave proveniente da La Valletta e diretta nei prossimi mesi nei grandi centri del Lazio, Liguria, Francia, Spagna, le Americhe per concludere nelle Antille il 30 dicembre questo viaggio iniziato il 2 gennaio dalle Canarie: un viaggio di un anno attorno al mondo.
Un transatlantico lungo quasi 200 metri largo 30, con 12 ponti che faceva quasi sembrare la nave che quotidianamante collega Porto Empedocle con Lampedusa una barchetta.
Chiaramente non solo i proprietari della nave viaggiano su 'The World': ma si tratta comunque di turisti molto facoltosi che senza tanti pensieri hanno potuto chiamare i taxi o i servizi di Ncc (macchina a noleggio con conducente) e girare la città di Porto Empedocle, di Agrigento, la Valle dei templi e persino, festeggiare la notte bianca con gli Agrigentini. Certo, cosa serberanno per souvenir di questa permanenza i turisti della 'The World' sono sicuramente fatti loro, riguardano la privatezza e anzi, per le economie locali sono un fatto insolito e positivo; ma c'è da chiedersi se i nostri prodotti artigianali, i buoni piatti della cucina del luogo, se l'ospitalità tanto nota da valicare i confini nazionali, possano essere messi sul piatto di una bilancia quando sull'altro si pongano le povertà anch'esse ben note in Italia e fuori d'Italia delle persone che vivono in questo Sud. Perchè queste cose, nel suo insieme, offre Agrigento: splendori e miserie. C'è da augurarsi che le sensibilità di questi facoltosi signori e signore siano, al di là del mezzo di trasporto utilizzato per venire in questi luoghi a visitarli, anch'essi all'altezza e cioè che non alterino con il loro splendore e ricchezza di abiti, usanze e quant'altro il sottile filo d'equilibrio in cui vivono le tante e tante famiglie agrigentine e siciliane che hanno a che fare quotidianamente con gli irrisolti problemi come emigrazione, assistenza per la salute, mancanza d'acqua, occupazione, lavoro nero, sfruttamento e mafia.
D'altra parte c'è da immaginarsi che questi signori che viaggiano sulla nave da crociera 'The world' abbiano anch'essi curiosità e desiderio di scoperte: cioè Akragas, Vigata, Regalpetra, il Kaos come vivere senza essere stati in questi luoghi? Luoghi che oggi appaiono sotto forme organizzate: ci sono dei parchi turistici, letterari e archeologici, per non parlare delle aree naturalistiche protette e gestite da FAI, WWF e Legambiente (es. Kolymbetra, Torresalsa e Maccalube o Lampedusa e Linosa);[img:2 align=center title=none] ci sono dei luoghi che al contrario sono stati realizzati sembra artatamente per apparire ai più ripugnanti: gli skyline di Porto Empedocle e di Agrigento sono veramente irrecuperabili; ci vorrebbe l'applicazione di drastici interventi urbanistici già progettati e mai realizzati nel caso del capoluogo; per Porto Empedocle invece vale la pena di annotare l'ampliamento in atto del quartiere sopra la cosiddetta 'marinella', contrada Ciuccafa, con il livellamento, per non dire la scomparsa, delle collinette di argille, o la discarica di auto e frigoriferi nella adiacente vallata caratterizzata da un tunnel scavato per collegare una strada interna che non è mai terminata, arteria cui si potrebbe collegare idealmente quell'altra, sempre sul punto di essere in via di completamento, sopra gli stabilimenti ex Montedison vicino casa Pirandello; per il futuro si pensa di fare anche un rigassificatore, e in questo modo un ancora possibile ritorno alla bellezza del paesaggio del passato, sembra divenire ancor più remoto.
Ma viene da chiedersi il turista a cosa fa caso? O non fa caso a niente e si gode la crociera? O non parla per il rispetto dovuto agli affari interni dei luoghi che visita? C'è anche da chiedersi se dopo aver visitato una volta nella vita i famosi luoghi descritti sopra, la casa di Pirandello, di Sciascia, di Tomasi di Lampedusa o il parco archeologico di Agrigento la Kolymbetra e le oasi, avrà voglia di tornare in questi luoghi e immaginando anche quali motivi siano alla base delle scelte di queste persone, nel caso scelgano di non ritornare più, viene da chiedersi perchè nessuno di coloro i quali stanno attuando scelte che afferiscono con le politiche ambientali, del territorio e dell'economia non prendono provvedimenti adeguati?
Il territorio tra le altre cose è vissuto maggiormente dai cittadini di questi luoghi pertanto ci si domanda una volta di più cosa pensano i cittadini, più che i turisti, delle scelte degli amministratori, esiste un pensiero civico relativo agli atti compiuti verso di loro e il loro territorio? Alla notizia che il viceministro Gianfranco Miccichè ha a cuore Agrigento, ed ha in progetto delle iniziative letta sui giornali, nessuno ha avvertito un brivido preventivo lungo la colonna dorsale? In una riunione con l'onorevole Michele Cimino, il presidente Raffaele Lombardo e Miccichè, l'assessore regionale Cimino ha prospettato al governo nazionale la possibilità di un investimento programmato ad Agrigento per farlo diventare il terzo polo di attrazione della Sicilia, assieme a Taormina e Cefalù. Alla riunione gli assessori e i consiglieri provinciali di Agrigento presenti hanno chiesto investimenti per le infrastrutture e nel settore della cultura e della promozione turistica. Ce n'è bisogno come il pane. Ma se ci si limita a proporre di aprire aeroporti e Ponti, tratti di autostrade e poi l'acqua nelle case, nelle vie, negli alberghi non c'è o non si può bere, se i paesaggi non vengono tutelati, se non si coinvolgono i cittadini oltre che gli esperti le decisioni prese a tavolino rischiano di avere impatti come le scelte del passato che gravano ancora sulle spalle dei cittadini.
Sul Blog collettivo Suddovest è stato aperto un dibattito sul paesaggio, sulle risorse, sulla politica e sulla cultura. Un contributo per quanti hanno desiderio di scambiare il proprio punto di vista sulla realtà comune pubblicamente e non anonimamente. Speriamo di essere anche noi costruttori del futuro delle nostre città, deleghiamo col voto l'azione politica agli eletti ma con i nostri strumenti di partecipazione possiamo anche co-dirigere 'in tempo reale', facendo deviare il loro percorso ove necessario.

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