SUL TAGLIO DEGLI EUCALIPTI DI BONAMORONE di Gaetano Gucciardo

Non si può negare che il taglio degli eucalipti ha leso un paesaggio consolidato nella memoria dei cittadini e, dunque, può avere offeso. Tuttavia, come è risaputo, gli eucalipti costituiscono una specie esotica che, all’occhio sapiente, appare stridere col patrimonio colturale tipico della Valle dei Templi. Si legge nelle Norme tecniche di attuazione del Piano: ''La campagna che nel tempo si è insediata sul sito dell'antica Akragas costituisce il principale tratto dei valori paesaggistici della Valle dei Templi di Agrigento. Una consolidata definizione letteraria la indica come ''Bosco di Mandorli'', od anche, più correttamente, ''Bosco di Mandorli e Olivi'', dato che si tratta di un paesaggio policolturale nel quale si ha una grossa incidenza anche dell’olivo. Il suo stretto legame con l’insediamento archeologico ne fa un elemento di particolare pregio ed interesse: al di sotto dello strato coltivato è custodita la gran parte dell’impianto urbanistico dell’antica città, mentre tra le rovine degli antichi templi, mandorli e olivi secolari danno vita ad una simbiosi che disegna un paesaggio certamente unico e prezioso. E' una campagna, quindi, che custodisce le tracce della storia antica di questi luoghi e ne esalta i resti evidenti delle architetture monumentali [...]. Il mantenimento dei caratteri del paesaggio agrario storico, altrove perduto con l'ammodernamento delle campagne della seconda metà del XX secolo, e la sopravvivenza dei sistemi produttivi ad esso legati, fanno del ''Bosco di Mandorli'' un prezioso bene culturale che testimonia la storia degli ultimi secoli trascorsi in questi luoghi. Il Piano del Parco riconosce i valori paesaggistici, storici e culturali del ''Bosco di Mandorli'' e sottolinea il valore strategico della sua presenza in questo ambito territoriale, riaffermando le norme di tutela vigenti e predisponendo i principi cardini del suo recupero paesaggistico e della sua conservazione quale ''bene monumentale'' risultato dall'attività antropica''.
Coerentemente con questi assunti la scelta del Piano del Parco è quella di procedere alla ''eliminazione delle piante esotiche che hanno assunto posizione dominante sulle colture arboree tradizionali (es. eucalipti, ecc.)'' (art. 44 delle Norme tecniche di attuazione). Ecco perché il piano del parco non può considerare gli eucalipti, nel contesto della Valle dei Templi, alberi monumentali.
Questa è la scelta del Parco. La si può non condividere, ma comunque una scelta andava fatta. Io mi sono trovato d’accordo. Si tratta di una scelta definita in termini generali, poi è necessario scendere nel dettaglio e indicare quali alberi tagliare e con quali specie mediterranee precisamente sostituirli. A questo punto la parola passa ai tecnici, ai quali spetta l’indicazione puntuale degli interventi.
Pare che ci fossero più che fondati motivi di pericolo alla base della scelta di intervenire sugli eucalipti di Bonamorone e se è a rischio l’incolumità delle persone mi pare ci possano esseri pochi motivi di discussione. L’amministrazione ha scelto di andare oltre e di prevedere per l’area un progetto alternativo e la realizzazione di un giardino mediterraneo. È una scelta che va nella direzione stabilita dal piano del parco. Perché contestarla? Se ne sono tagliati troppi? È una valutazione tecnica che lascio ai tecnici.
In merito alla asserita analogia col taglio che si operò tempo fa nell'area adiacente il posto di ristoro mi preme ricordare alcune cose che rendono la vicenda, a mio giudizio, significativamente diversa da quella del taglio di Bonamorone:
    per quel taglio non era previsto alcun progetto sostitutivo; furono tagliati decine e decine di alberi (non solo eucalipti ma anche pini) concentrati in un unico punto; non si riuscì a ravvisare, dalle spiegazioni date dagli uffici, una situazione di pericolo così grave e imminente da giustificare un taglio così massiccio e concentrato nel tempo.

P.S. I documenti pubblicati da un giornale locale secondo i quali gli eucalipti di Bonamorone sono alberi monumentali tutelati dal parco fanno parte di un Regolamento che non è mai stato approvato. I progettisti, mal interpretando la legge [lett. f) art. 9 L.R. 20/2000], hanno elaborato un regolamento del Piano che non solo non era previsto ma che costituisce, inevitabilmente, un doppione inutile e fuorviante delle Norme tecniche di attuazione. Anche la planimetria 29/A nella quale viene segnalata a Bonamorone la presenza di alberi monumentali, si riferisce a quel regolamento mai adottato. Dunque quel regolamento è rimasto allo stato di proposta, mentre il Consiglio ha lavorato alla elaborazione e correzione delle Norme tecniche di attuazione dove, invece, si prevede un recupero del paesaggio storico tradizionale a partire dalla eliminazione degli eucalipti.

Gaetano Gucciardo è Consigliere di Legambiente del Parco della Valle dei Templi