FRANCESCHINI, PD: A LAMPEDUSA VA TUTTO BENE?

"Maroni si convinca di quanto sia insensata la sua politica della ''cattiveria'' per gestire il delicato problema dell'immigrazione''. Lo dice l'onorevole Angelo Capodicasa commentando i gravi fatti verificatisi oggi a Lampedusa. ''Sono bastate poche settimane perché si evidenziasse quanto sia scellerata una politica che produce solo tensioni, disordini e nessuna vera soluzione del problema''. ''Quanto successo oggi a Lampedusa era ampiamente prevedibile: siamo stati facili profeti nel denunciare quanto fosse esplosiva la situazione, nel corso della visita della delegazione del Partito Democratico, guidata dall'onorevole Franceschini, che visitando il centro nelle scorse settimane, ha potuto verificare direttamente il sovraffollamento e la precarietà delle condizioni igienico sanitarie''. ''Urge una modifica degli orientamenti del Ministro e del Governo, – aggiunge il parlamentare Democratico - Urge una presa di posizione del Presidente della Regione Siciliana: la finisca di fare il pesce in barile; assuma una posizione forte e seria; ricordandosi che Lampedusa fa parte della regione di cui è Presidente''. ''E' intollerabile che una delle aree pregiate della Sicilia, che potrebbe costituire una opportunità di crescita della nostra economia, diventi oggetto di sperimentazione di improbabili politiche di respingimento. Queste politiche non potranno avere altro esito che aggravare lo stato di disagio della popolazione residente, creare inutili tensioni senza minimamente alleviare, né tantomeno risolvere, il problema degli sbarchi e dell'immigrazione clandestina''. ''Lampedusa non può diventare la ''cavia'' di questo Governo, conclude Capodicasa, trasformandosi in un '''carcere a cielo aperto'' dove ogni arbitrio viene consentito nei riguardi di chi immigrato o richiedente asilo politico approda sulle nostre coste''.
Fin qui una nota stampa della segreteria dell'onorevole Capodicasa. Ma se Franceschini, che ha visto Lampedusa, diventa il nuovo reggente segretario del Pd, chiediamo al nuovo leader del partito democratico di intestarsi questa battaglia sui contenuti e gli effetti di queste politiche a Lampedusa. Il tema dei diritti umani oggi nel nostro paese è sempre più ignorato. Siamo coscienti del fatto che l'America è guidata dal figlio di un immigrato del Kenia, un afro-americano di seconda generazione. Qui in Italia alcuni non vorrebbero neanche far loro mettere piede sul territorio nazionale. A chi la medaglia di progresso e civiltà? Veltroni con il suo amore per l'Africa questa battaglia, partendo da Lampedusa avrebbe potuto iniziarla, forse se non si fossero rese necessarie le sue dimissioni dopo l'esito del voto in Sardegna lo avrebbe pure fatto. Ma vorremmo chiudere con una domanda: se pochi, pochissimi africani giunti tramite Lampedusa rimangono in Sicilia,  relativamente pochi di costoro rimangono in Italia eccetto quanti si rinchiuderanno nelle fabbriche del nordest. Perchè gli altri semplicemente passano per l'Italia e vanno via? Vanno in Europa, in Francia, Germania, Inghilterra o altri paesi. Se questo è vero: perchè accade? Siamo per i meno fortunati, i poverissimi africani, siamo (come lo fummo temporaneamente per gli Albanesi degli anni 90) un paese delle opportunità? Siamo anche noi Lamerica? Se tanti vanno via, è evidente che non lo siamo. Lo possiamo diventare? Come? Da dove partire? Forse da Lampedusa, porta d'Europa?

 

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