Submitted by Suddovest on Sat, 12/07/2008 - 23:02
Ci sono quattro-cinque anni di opposizione per una sinistra rattrappita e in stato confusionale, al suo minimo storico.
E’ difficile immaginare cosa sarà l’Italia e come sarà il mondo fra 5 anni. Meno difficile comprendere che la sopravvivenza della sinistra è legata alla sua capacità di produrre un vero e proprio processo di ricominciamento. Nell’analisi della realtà, nella selezione delle priorità, nell’apparato simbolico e nel linguaggio, nelle forme di partecipazione democratica e di selezione dei gruppi dirigenti, nella capacità di connettere le specificità locali ai macrocontesti che le inquadrano, il tempo breve delle convenienze contingenti ai tempi lunghi della fase storica che viviamo.
Qui ad Agrigento: si potrebbe cominciare a precisare una idea diversa della città, che riconosca innanzitutto il fallimento del suo modello ‘moderno’ e che la ripensi per un ruolo turistico e culturale di primo piano nel mediterraneo del nuovo secolo.
Provo ad utilizzare qualche spunto offerto dall’ intervento di Nino Cuffaro, curvandolo in una prospettiva di scorci e stacchi storici.
‘Fra le brutture la cultura non può abitare’ scrive Cuffaro, riproponendo il tema della decostruzione. Dei tolli da abbattere. Decostruzione, demolizione: parole tabù ad Agrigento, e perciò sempre nuove. Eppure.
Submitted by redazione on Tue, 08/07/2008 - 13:56
Francesca Martini è una gentile signora che ha avuto l'incarico di sottosegretario alla Salute.
Uno dei suoi primi atti è stato l'annuncio di una nuova ordinanza che cancelli la cosiddetta 'black list' ossia una lista nera di cani la cui razza è stata classificata, da ministri precedenti, come pericolosa per l'incolumità pubblica.
Submitted by redazione on Mon, 07/07/2008 - 09:26
Come giudicare questa copertina? Semplicemente nazista. E' nazista l'idea che un' etnia abbia iscritta nei suoi caratteri una specifica finalità, è nazista l'idea che i caratteri di un popolo siano definibili una volta per sempre e che ogni singolo membro di esso li esprima immancabilmente e compiutamente.
Submitted by Suddovest on Mon, 07/07/2008 - 00:44
Si è riparlato in questi giorni dell'aeroporto di Agrigento: il presidente dell'AAVT (Aeroporto Agrigento Valle dei templi) Marcello Massinelli ha annunciato che il progetto definitivo è pronto e presto verrà inoltrato al ministero dell'ambiente per la valutazione d'impatto ambientale e all'ENAC per le necessarie autorizzazioni tecniche.
Di aeroporto ad Agrigento se ne parla dagli anni '60 ed è opinione molto diffusa che sia l'unico strumento per far decollare il turismo e, di conseguenza, l'intera economia della nostra provincia.
Allo stesso modo la pensano in più parti della Sicilia dove, oltre ai tre aeroporti funzionanti di Catania, Palermo e Trapani, si prepara l'esordio per il prossimo anno dell'aeroporto di Comiso e sono stati costituiti da comuni ed enti vari: la società per l'aeroporto di Gela e la società l'aeroporto delle Eolie (da costruire in provincia di Messina).
Submitted by redazione on Sun, 06/07/2008 - 17:54
Finalmente! Ho seguito con interesse ed attenzione il dibattito che Suddovest ha innescato nell'ambiente politico agrigentino: più volte sono stato citato, qualche altra ''sottinteso'', ma, comunque, frequentemente inserito nella disputa politica con alterne considerazioni, secondo lo stato d'animo e forse l'umore dei diversi e preparati autori.
Submitted by Suddovest on Sun, 06/07/2008 - 00:37
Ormai da qualche mese il problema sicurezza è diventato un “cavallo di battaglia”, uno strumento, un obiettivo, uno dei primi, della lunga lista dei problemi che l’Esecutivo intende affrontare .
Il “pacchetto sicurezza”, di cui sentiamo abbondantemente parlare, riporta dei contenuti che esulano qualsiasi logica comune, ancorché il senso cristiano.
Basti pensare al reato di immigrazione clandestina, all’adozione, di maniere più restrittive per il ricongiungimento familiare, all’estensione a 18 mesi del periodo di reclusione nei CTP.
Submitted by Suddovest on Thu, 03/07/2008 - 08:57
C’è un gran parlare, in questi caldi ed umidi giorni d’inizio estate, dell’orgoglio agrigentino.
Si ode, tanto a destra quanto a manca, un gran dire, un gran vociare, un sottofondo verbale condito di sorrisi e pacche sulle spalle, di teste che si chinano ritmicamente e ripetuti e cassandrici “Te lo avevo detto che avrebbe fatto strada...”, “Si sapeva che era bravo...”, “è preparato, è molto preparato...”, ma anche, di controcanto “di preparato è preparato, ma…”, “beh, dopo anni e anni di…”.
Submitted by redazione on Sun, 29/06/2008 - 19:04
Da dove ricominciare? Di questo si tratta: definire un nuovo cominciamento. Nel sud, in Sicilia, ad Agrigento in particolare. Qui il Pd e la sinistra sono risultati forze assolutamente prescindibili. In tutto poco più del 20% o 30%. Abbastanza per una forza che puntasse ai tempi lunghi, niente per chi pretenda di nutrire un'ambizione maggioritaria o che individui nel governo immediato la chiave fondamentale per dare una direzione al corso delle cose.
La discussione aperta su Suddovest è molto stimolante. Aspettiamo che vi partecipino anche alcuni dei protagonisti dell'ultima tornata elettorale: Vivacqua, Arnone e Bruno, innanzitutto e poi Adragna, Capodicasa, Luparello e tutti quelli che lo vorranno. Una prima cosa: le persone nominate sopra, sono tutte sullo stesso fronte? Le distanze che conosciamo esistere tra loro sono comunque minori di quelle che le separano dal fronte del centrodestra?Al netto delle ingiurie e delle calunnie, su cui torneremo più avanti, queste persone hanno un'idea componibile ( non uguale, figuriamoci) del futuro della Sicilia e di Agrigento? Pensano ad una pratica politica che le distingue per stile, metodi e obiettivi dal centrodestra?
Già il fatto di porre le domande implica l'esistenza di un problema o almeno un suo avvertimento.
Proviamo a dire cosa dovrebbe distinguere un partito democratico e un fronte di centrosinistra rispetto alle forze politiche dominanti.
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Lotta al sistema di mediazione dissipativa.
E' il sistema che pensa e pratica la politica come accaparramento e gestione delle risorse pubbliche; è un sistema che pone il ceto politico al centro di ogni negoziazione: da quella economica a quella professionale, da quella sanitaria a quella culturale...
Submitted by Suddovest on Wed, 25/06/2008 - 14:49
Quando avviene una sconfitta elettorale da più parti si invoca l’azzeramento dei vertici del partito. Nella tornata elettorale appena conclusa: quello dei vertici del Partito Democratico.
Submitted by Suddovest on Sun, 22/06/2008 - 23:44
Dai dati ISTAT sull'economia Italiana del 2007, emerge che l'interscambio commerciale dell'Italia con i paesi extraeuropei del mediterraneo, dal Marocco alla Turchia (dove vivono circa 230 milioni di persone), equivale a quello con gli USA ed è pari al triplo di quello con la Cina. Rispetto a 10 anni fa, mentre il commercio con gli Stati Uniti è rimasto costante in valore, quello con i paesi mediterranei è raddoppiato e cresce tuttora al ritmo del 7-8% l'anno. Inoltre, le prospettive di crescita delle relazioni commerciali con la fascia sud del mediterraneo sono destinate ad incrementarsi ulteriormente con l'istituzione, a partire del 2010, dell'area di libero scambio euro-mediterranea, con la creazione dello spazio economico più grande al mondo.
Il mediterraneo, quindi, dopo il declino della seconda metà del '900, ridiventa centrale per lo sviluppo dell'economia italiana.
E questo vale ancor di più per la Sicilia e per Agrigento, terre di confine, che non hanno mai avuto la vocazione a scalare le Alpi e che oggi possono cercare sviluppo e benessere immergendosi sempre più nel mediterraneo.
Già, ma come può inserirsi Agrigento in questo contesto di integrazione tra le due sponde del mediterraneo, che benefici possiamo trarne, che ruolo può svolgere la nostra comunità?
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