Submitted by redazione on Sun, 22/06/2008 - 11:18
A conclusione della conferenza stampa convocata per fare un bilancio della sua esperienza elettorale, Vivacqua ha riproposto una riflessione che ha fin dall’inizio accompagnato il suo ingresso nel recinto della politica. Si tratta di una riflessione sul linguaggio, sull’usura del lessico novecentesco, che può costituire un utilissimo strumento di orientamento in quel porto delle nebbie che è oggi la sinistra. Credo si possa riassumere così: continuiamo a usare parole alle qu
Submitted by redazione on Wed, 18/06/2008 - 23:11
Non arrivano segnali distensivi dal governo centrale; tutt’altro: il premier è nuovamente impegnato in una campagna contro il nemico di sempre, quei magistrati che, a suo dire, hanno abiurato l’essenza del loro impegno pubblico per accanirsi contro le sue ricchezze e la sua persona.
Submitted by redazione on Wed, 18/06/2008 - 22:53
Alle otto del mattino, puntuale, busso. Al citofono Elisabetta, la riconosco immediatamente: - Papà ancora non è pronto, accomodati – mi dice con un fare che, malgrado i suoi pochi anni, non lascia dubbi sul futuro che l’eleganza ha deciso di incarnare. Chiudo il cancello metallico che, attraverso il vialetto alberato, mi conduce alla veranda.
Submitted by Suddovest on Sat, 14/06/2008 - 19:51
Raffaele mi ha cercato questa mattina. Con lui ho condiviso quattro anni dentro la scuola dove insegno, dove anche lui insegna; è un uomo impastato di terra e di sudore, uomo di tempra contadina, come fu suo padre, schietto, diretto, allergico alle finzioni quotidiane del vocio di superficie: come i contadini pesano i frutti strappati alla terra, Raffaele conosce e misura il peso delle parole; Raffaele sa che le parole legano, impongono responsabilità, ordinano fatti al loro seguito, specchiano la più nobile delle volontà di un uomo, che qui chiamiamo onore.
Submitted by redazione on Fri, 13/06/2008 - 14:46
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Ho seguito, da Roma, con molta attenzione la campagna per la elezione del presidente della Provincia di Agrigento. Uno dei candidati, Giandomenico Vivacqua, è un mio amico prezioso e affettuosissimo ed è tra i fondatori di questo sito. E già per questa ragione, non fortissima certo, va da sè che verrò a votarlo.
Submitted by redazione on Thu, 12/06/2008 - 08:58
[img:1 align=center title=none] Conosco Piero da ... da quanti anni?
Submitted by redazione on Sun, 08/06/2008 - 21:55
In provincia di Agrigento, appena due mesi fa, alle elezioni politiche, il centrodestra sopravanza il Partito Democratico di diverse decine di punti percentuali, attestandosi ben oltre il 60% dei consensi. La sinistra antagonista è pressocché inesistente. In assenza di fatti nuovi, che non ci sono, è irrealistico pensare ad un recupero portentoso che dia la vittoria ad un candidato della sinistra alle prossime elezioni provinciali.
Submitted by redazione on Sat, 31/05/2008 - 15:24
Quando Arnone affida la comunicazione alla parola scritta sappiamo di poterci attendere eccentricità linguistiche quasi mai banali, a volte perfino intriganti. Si legge, e subito ci si interroga, si capisce e non si capisce, si rimane irretiti. Prendiamo, ad esempio, la recente lettera aperta che Arnone ha inviato ad Adragna. Gli scrive a proposito dell’intervista rilasciata a Taglialavoro e pubblicata su questo sito. In questa lettera di interessanti stravaganze ce ne sono almeno un paio.
Submitted by Suddovest on Wed, 28/05/2008 - 21:23
[img:1 align=center title=bottom] Un anno fa, il 28 maggio, Agrigento eleggeva a sindaco Marco Zambuto. Quel pomeriggio a spoglio ancora in corso, migliaia di persone si riversarono al viale Cannatello nella sede del comitato elettorale di Marco, felici, gioiosi, increduli di essere riusciti a rompere un monopolio di potere che durava ininterrottamente da 60 anni. Al comune di Agrigento i sindaci erano stati sempre indicati da quelli che erano al comando.
Submitted by Suddovest on Sun, 25/05/2008 - 14:39
L’annuncio non lascia affatto tranquilli: tra un anno aprirà il cantiere per la costruzione del ponte sullo stretto. Ci eravamo illusi che il buon senso prevalesse in chi governa il nostro paese e invece dopo un opportuno stop dato dal governo Prodi, adesso Berlusconi riavvia la procedura per la sua costruzione.
Noi siamo decisamente contrari all’opera e non per ragioni ideologiche o ecologiche.
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