Submitted by Suddovest on Sun, 25/05/2008 - 09:50
Dunque sembra accertato che è la mano destra. E’ la mano destra di Arnone a mondare. Non, probabilmente, da tutte le miserie e nequizie che imbrattano le coscienze degli umani, ma sicuramente da una di quelle più diffuse dalle nostre parti e più odiose, la mafiosità.
Chi non ricorda le invettive di Arnone contro teleacras descritta come telemafia?
Poi, all’improvviso, Arnone è apparso a Teleacras. E ci è rimasto. Tutti hanno subito capito che la nota emittente locale era stata purificata. Mondata.
Submitted by Suddovest on Fri, 23/05/2008 - 14:52
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Facevo il militare a Palermo, quando veniva assassinato il giudice Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, e per il fatto di indossare una divisa, di appartenere all'Esercito di uno Stato libero e democratico, mi sentivo pronto a qualunque impegno pur di liberare la nostra terra dalla prepotenza e dalla violenza della mafia. |
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Submitted by Suddovest on Thu, 15/05/2008 - 22:53
Quando, da ragazzo, sentivo parlare di razzismo, quando sentivo delle discriminazioni che subivano gli afro americani nei civilissimi Stati uniti, non mi capacitavo, non capivo. Frequentavo attivamente un gruppo giovanile di Azione cattolica e avevo interiorizzato i principi d’uguaglianza.
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Submitted by redazione on Mon, 12/05/2008 - 11:22
Se si confronta la distribuzione dei seggi del 2001 e del 2008 si scoprirà che la sconfitta di allora del centrosinistra fu decisamente più pesante rispetto a quella di adesso almeno in termini di rappresentanza parlamentare: nel 2001 il centrodestra aveva 176 senatori contro i 126 dell'Ulivo e Di Pietro (+50) mentre adesso ne ha 174 contro 132 ( +42) , alla Camera ne aveva 368 co
Submitted by Suddovest on Sat, 10/05/2008 - 14:30
Submitted by redazione on Thu, 08/05/2008 - 14:14
Mi pare d'avere le fissazione delle elezioni del 18 aprile 1948; mi pare d'averle sempre davanti come un incubo ossessivo; forse dovrei seriamente parlarne con Fonino Gaglio o con Fausto D'Alessandro...
Questa volta mi sono tornate in mente in relazione alle recenti vicende del Pd agrigentino. In sintesi estrema e per chi non le sapesse: un deputato regionale uscente, Giovanni Manzullo, non è stato riletto per una manciata di voti e perciò ha chiesto una verifica; la verifica, però, non ha avuto il risultato sperato.
Che fare? Manzullo non si rassegna: ha eccepito l'irregolarità della nomina dei rappresentanti del suo partito, il Pd, che avevano assistito alle operazioni di riconta e, perciò, la conseguente nullità delle operazioni stesse; queste ultime andrebbero ripetute; l'irregolarità lamentata sarebbe astrattamente assai grave: la firma di chi aveva il potere di nominarli sarebbe apocrifa.
Submitted by redazione on Mon, 05/05/2008 - 09:19
Per chi suona la campana del viale delle Dune? Contro chi le fiamme hanno ridotto in cenere un luogo di incontro, di lavoro, di affetti e di progettazione di futuro? Contro il proprietario e i lavoratori di Hmora e prima di Holiday Park o prima ancora del Jamaica. Certo in prima battuta per loro e contro loro hanno appiccato il fuoco. Ma come può un'intera città, un intero gruppo dirigente politico e amministrativo pensare che la cosa non riguardi tutti loro?
Submitted by redazione on Sat, 03/05/2008 - 14:10
[img:1 align=float_right title:none] Certe volte, anzi spesse volte, mi si perdoni l’azzardo linguistico, mi sorprendo, rimango basito. Prendiamo l’ultima “bufera” , che parola abusata poi, quella su Santoro, el conductor tv. Viene messo sotto accusa per aver mandato in onda Grillo Beppe che attacca Napolitano Giorgio, Presidente della Repubblica e Veronesi Umberto, oncologo di fama mondiale. “A nessuno è consentito appaltare la tv pubblica a terzi” ha tuonato indignato l’indignatissimo Petruccioli Claudio, Presidentissimo della Rai, aggiungendo, oltre ad un lapidario “Mi vergogno”, un minacciosissimo “la cosa non sarà più tollerata, mai”.
Submitted by redazione on Fri, 02/05/2008 - 12:53
[img:1 align=float_left title=none] Roma, 29 aprile 2008, ore 18 e 20. Le ferite sono profonde, e non rimargineranno facilmente. La cura dovrà essere appropriata e comunque sarà lunga. Fa male la cicatrice delle Politiche e quella più piccola, ma più profonda, di Roma. Da Roma, giro lo sguardo, lascio Montecitorio e Palazzo Madama, abbandono il Campidoglio e indirizzo gli occhi laggù, verso la mia, la nostra Agrigento. A giugno, ad Agrigento, si vota per Presidente e Consiglio Provinciale. Voglio sentire, voglio vedere chi spara la proposta più oscena, la candidatura più miope, quella che bucherà la pelle e la nostra carne già provata, per segnarla con una nuova cicatrice.
Submitted by redazione on Fri, 02/05/2008 - 08:40
[img:1 align=float_left title=bottom]Due delle feste civili più importanti del nostro Paese sono capitate, quest’anno, a ridosso delle ultime elezioni; non voglio dire nulla delle elezioni, se non che è indubbio che esse hanno avuto un valore e un significato che io penso epocale e che fanno dolorosamente il paio con quelle di quel 18 aprile 1948.
Quello che qui m’interessa rilevare è che un po’ da tutte le parti, ora, si comincia a sentire un sorta di rivendicazione di titolarità di queste due ricorrenze da parte dei vincitori; i vinti, ovviamente, ne siamo stati storicamente titolari e mi pare che nessuno, fino ad ora, si sia spinto al punto da rivendicare un sorta di titolarità in esclusiva. Dunque stiamo zitti.
Il 25 aprile, perciò, è di tutti e lo ha sottolineato e ribadito pure il Presidente delle Repubblica.
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