Agrigento tra le Alpi e le Piramidi

AGRIGENTO PUO' CAMBIARE di Enzo Camilleri

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La riapertura del Collegio dei Filippini: fatto isolato o segnale di
cambiamento? Ieri una grande folla di agrigentini ha partecipato all'effettiva
inaugurazione del Collegio dei Filippini nella nostra piazza Pirandello.
Non mi soffermo sulla cerimonia, né sulle forti emozioni che dà la visione
di quelle opere d'arte all'interno delle maestose sale del Convento, ma
sulle seguenti tre considerazioni:
1. La valorizzazione dell'opera dell'uomo e del cittadino. Nell'intervento

 

IL PIANO CASA E ILTAGLIO DEI 'TOLLI' DI AGRIGENTO

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Una possibilità nuova per il centro storico di Agrigento. Il piano casa promosso dal governo, e in via di assunzione dalle varie regioni, prevede la possibilità di abbattere palazzi costruiti prima della metà degli anni ottanta e la loro ricostruzione con un bonus di cubatura che in alcun casi( regione Lazio per es.) arriva anche al 40%.

 

OSPEDALE DI AGRIGENTO, EFFETTI STRAORDINARI DI ORDINARIA ILLEGALITA' di Giovanni Taglialavoro

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Si può non ridere, non piangere, ma tentare di capire davanti al dramma di un ospedale nuovissimo reso inutilizzabile  per disposizione della magistratura?  Si può e si deve. Il dolore, per il venir meno di un presidio sociale, la rabbia, per un diritto essenziale di cittadinanza negato, non devono impedirci di guardare negli occhi il mostro e cercare di capirne la natura, il pericolo e, se ne siamo capaci, per  sconfiggerlo ed eliminarlo.

 

MOLTO DOLORE E POCA SPERANZA A REGALPETRA di Giovanni Taglialavoro

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Un ritratto dolente della sua Racalmuto. La storia degli anni novanta che hanno visto nascere e crescere contemporaneamente un gruppo di giovani impegnati civilmente e culturalmente dietro la più bella testata mai pensata per un giornale, 'Malgrado Tutto', e un gruppo di criminali protagonisti di una lunga e sanguinosa guerra di mafia che selezionerà il capo di Cosa Nostra della provincia di Agrigento.

 

RIGASSIFICATORE. SIAMO UN SUDDOVEST CHE VUOLE DIVENTARE NORDEST? di Adriana Iacono

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Lo sento sfrigolare sotto la pioggia e mi inquieto certa che quel trac trac di cavo e traliccio non prometta niente di buono. L’energia, si sa, è un equilibrio delicato: yin yang, feng shui, gli orientali l’hanno capito da un pezzo. Guardo preoccupata l’enorme totem elettrico che mi sovrasta sperando che il suo campo magnetico non interferisca con il ristoratore massaggio shiatsu che ieri mi ha rimosso il blocco energetico alla milza. Il cortile è deserto ma alla ricreazione, se esce il sole, si riempirà di ragazzi che sommeranno le loro esuberanti energie a quella sfrigolante del traliccio e manderanno qualche pallone calciato con troppa foga letteralmente a farsi friggere sui cavi.

 

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