Agrigento tra le Alpi e le Piramidi

L'UNIVERSITA' EUROMEDITERRANEA AD AGRIGENTO E' UNA GRANDE OPPORTUNITA' di Marco Zambuto

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Non possiamo che accogliere con convinzione ed entusiasmo l’appello lanciato nei giorni scorsi dal periodico elettronico “Suddovest.it” a proposito della proposta di presenza ad Agrigento dell’Università euromediterranea, della quale si è occupato il summit del Mediterraneo, riunitosi a Parigi il 13 luglio ed al quale hanno partecipato i capi di stato e di governo dei Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo.
Un’università – come è scritto nel documento congiunto conclusivo di tale vertice – che può contribuire alla comprensione fra i popoli e ad incoraggiare la cooperazione anche nel settore dell’istruzione superiore per come era stato deciso nell’apposita conferenza dei ministri dell’area euromediterranea riunitasi al Cairo nel giugno dello scorso anno.
Un’università che dovrà sviluppare programmi di ricerca ed attività anche post-laurea utilizzando pienamente le possibilità offerte dai programmi di cooperazione ed avendo quale costante punto di riferimento la relazione tra formazione professionale e mercato del lavoro.
Ebbene, Agrigento può costituire, al di là delle definizione della sede ufficiale di tale Università, un luogo nel quale tali intendimenti possono adeguatamente svilupparsi per le ricche motivazioni alle quali è stato fatto cenno nell’appello (la plurimillenaria storia di questa terra, la sua strategica posizione geografica, le testimonianze artistiche e culturali ivi presenti, la cultura di accoglienza delle nostre popolazioni, la presenza di strutture idonee, quali l’ex ospedale psichiatrico, l’ex carcere, etc.).
 

APPELLO: AGRIGENTO SIA SEDE DELL'UNIVERSITA' EUROMEDITERRANEA

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Ci rivolgiamo al ministro Alfano, ai parlamentari nazionali, al Presidente della Regione, agli assessori regionali agrigentini e ai parlamentari regionali eletti nella provincia di Agrigento, al Sindaco Zambuto, al presidente della Provincia D'Orsi, a tutte le associazioni di categoria ad ogni singolo cittadino:
 
“I popoli del Mediterraneo devono tornare a capirsi e ad amarsi”. Lo ha solennemente dichiarato Nicolas Sarkozy al termine della prima conferenza dell'Unione per il Mediterraneo. Questo progetto politico è solamente agli inizi, non ha ancora una sede, non ha una struttura e non ha ancora finanziamenti. Sono coinvolti, oltre ai 27 dell'Unione europea, tutti i paesi bagnati dal Mediterraneo con l'autoesclusione, si spera momentanea, della Libia.
Nella conferenza di Parigi è stato deciso di istituire, tra le altre cose, una Università Euromediterranea. Tale decisione offre alla nostra città un'occasione irripetibile per la sua rinascita e il suo sviluppo e per questo candidiamo Agrigento ad esserne sede prestigiosa. La nostra città  ha tutte le potenzialità per aspirare a tale ruolo. Essa  è sintesi alta della storia del Mediterraneo: nel nostro territorio i popoli che vi affacciano o che vi hanno operato, dai Greci ai Cartaginesi, dai Latini ai Bizantini, dagli Ebrei agli Arabi, dai Francesi agli Spagnoli , hanno sedimentato lasciti artistici e culturali senza pari al mondo.
La valle dei templi, il nostro centro storico di impronta arabo-berbera, la nostra cucina, i culti popolari ( quello di San Calogero innanzitutto) sono un palinsesto facilmente leggibile, una summa vivente, della civiltà mediterranea.
 

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