Agrigento tra le Alpi e le Piramidi

I SUONI DELLA PROCESSIONE di Tano Siracusa

 

Anni fa vennero apparecchiati degli altoparlanti lungo il percorso della processione. E mentre fra le urla dei portatori e dei fedeli rullavano i tamburi o incalzava la banda con Zingarello, si alzavano al cielo mesti canti di chiesa. A volte il rosario. Era un vero e proprio sabotaggio da parte delle autorità ecclesiastiche della sonorità della processione, tellurica e festosa. Poi gli altoparlanti sono spariti, ma quei tonfi, quelle bolle di silenzio ogni tanto attraversano la processione del Santo Nero senza che nessun altoparlante intervenga, e possono evocare altri suoni dai canti chiesa, musiche lente, sinuose, come quella di Arvo Pärt che si ascolta nel video.

Ma la colonna sonora della processione è quella della banda e dei tamburi, attraversata dalle voci, dalle invocazioni, dalle grida di richiamo nel tumulto della folla. I tamburi sono uno strumento importante, nobile. Hanno a che fare con la pelle dell’animale ucciso, con un passato remoto, quando la percussione dei tamburi era legata alle danze, ai rituali, all’oltrepassamento delle soglia, al sacrificio. Il ritmo della Diana è un ritmo da taranta, anche se qui gli unici ad accennare movenze di danza sono i bravissimi suonatori. E’ molto cresciuto il gruppo ‘I tammurinara di Girgenti’, non solo numericamente. E’ forse l’unica realtà musicale autenticamente popolare del nostro territorio. Durante la processione si alternano al centro del cerchio alcuni suonatori, tutti molto bravi, ciascuno con un suo stile. Ma la Diana di apertura e di chiusura ha al centro il presidente dell’associazione ‘I tammurinara di Girgenti’, Biagio Licata, dal prestigio indiscusso e protagonista domenica sera di un curioso fuoriprogramma. A Porta di Ponte una donna lo ha raggiunto al centro del cerchio mentre dirigeva la Diana e gli ha chiesto il tamburo. Evento imprevisto e singolare, anche perché il gruppo è tutto al maschile. Durante le operazioni di passaggio dello strumento durate qualche minuto i tamburi non hanno smesso di rullare, in attesa che la donna sostituisse e poi affiancasse il maestro al centro del cerchio. Alla fine della tammurriata Biagio Licata si è complimentato festosamente con l’aspirante percussionista:t utto perfetto e applausi davvero meritati per un episodio che ha avuto al suo centro il suono dei tamburi.

 

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