Agrigento tra le Alpi e le Piramidi

le belle lettere

 

LA MONETA DI AKRAGAS di Chiara Ambrosini

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Che gli oggetti che ci circondano nella nostra quotidianità siano dotati di una vita propria e di capacità di autodeterminazione è una fantasia che comunemente pervade il nostro immaginario infantile.
 
Ebbene, di tali facoltà sembra provvista anche la “protagonista” del romanzo, “La moneta di Akragas”, una preziosissima quanto minuscola moneta d’oro, unica al mondo, coniata ad Akragas, l’antica Agrigento, intorno al 400 a.C. durante l’assedio dei cartaginesi.
 
Seguendo le peripezie di questa moneta la cui volontà sembra essere quella di  scomparire nel nulla, Camilleri conduce il lettore in un viaggio nel tempo che attraversa i millenni e gli eventi.
 
La storia ha inizio durante la presa di Akragas da parte dei Cartaginesi, quando il mercenario Kalebas fugge con un sacchetto pieno di monete d’oro appositamente coniate che costituiscono la sua paga; sopravvissuto all’eccidio però Kalebas muore a causa del morso di una vipera ed il suo ultimo gesto è quello di scagliare lontano il sacchetto che porta con sé disperdendone il prezioso contenuto.
 

FAMO A CAPISSE di Dante Bernini

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La copertina del “Venerdì di Repubblica” datato 25 sett.’09 aveva un titolo che nella sua sgrammaticata semplicità metteva raccapriccio (l’enfasi è d’obbligo): su un fondo verde-Lega col volto corrucciato del ministro Bossi, si annunciava o si ingiungeva: “Facciamo a capirci” che chiunque viva a Roma o vi sia rimasto qualche tempo, frequentando bar e trattorie, o semplicemente le strade affollate, traduce istintivamente nel trasteverino “famo a capisse”.
 

MARTEDI' A ROMA PRESENTAZIONE DEL ROMANZO 'VENTO DI TRAMONTANA'

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Martedì a Roma al Caffè letterario di via Ostiense 83 alle 18.30 verrà presentato il romanzo d'esordio di Carmelo Sardo. Oltre all'autore saranno presenti il ministro Angelino Alfano e Barbara Palombelli.

'Vento di tramontana' è il titolo del romanzo d'esordio di Carmelo Sardo edito da Mondadori. Racconta la storia di un ventenne che decide di fare il militare come guardia penitenziaria nel supercarcere di Favonio ( Favignana).

 

CHIAMIAMOLE CASE... di Emanuele Pace*

Una casa, chiamiamola così per esemplificazione, anche se non ne presentava i requisiti moderni e civili per considerarsi tale, abitata da povera gente, senza lavoro, che non poteva permettersi il lusso, per la precarietà economica del loro status, di una abitazione più sicura e confortevole, è crollata, seppellendo due piccole vite umane innocenti.
Collasso strutturale, questa la causa della tragedia secondo quanto emerso dalle laconiche ed asettiche dichiarazioni delle Autorità competenti.
 

AMICI di Vito Bianco

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Noi ce lo ricordavamo benissimo quanto tempo era rimasto sotto la pioggia ad aspettare che arrivasse, andando su e giù senza nemmeno pensare a mettersi sotto un portone o un balcone, fissato com'era con la precisione, l'angolo tale, davanti al negozio che vende articoli per la pesca, davanti all'ingresso del cinema ecc., e quindi, e naturalmente, non se l'era sentita di attraversare la strada e trovare un riparo dalla pioggia che poi era diventata grandine e poi nevischio, lui ora nega ma noi ce lo ricordiamo benissimo che aveva parlato proprio di nevischio, aveva detto ''Prima una gran p
 

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