Agrigento tra le Alpi e le Piramidi

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UN ROSARIO DI SCHIAFFI di Onofrio Dispenza

La prima notizia è che forse hanno costruito l'ospedale della città con sabbia, la seconda notizia è che, anche questa volta, Agrigento ha preso lo schiaffo senza indignarsi

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Questa è una città senza speranza. Meglio, è una città che non sa darsi una speranza. Sconvolge l'incapacità a reagire, la volontaria rinuncia all'indignazione, la scelta di non osare nella denuncia. Io non ho dimestichezza con queste pratiche, ma l'idea che questa città abbia, da tempo, scelto il masochismo come abitudine quotidiana mi sta convincendo. Come chiamare altrimenti la storica tendenza a farsi schiaffeggiare e a pagare quanti ti dispensano schiaffi? Mi farebbe male ripercorrere le tappe di questo rosario di schiaffi, e mi farebbe ancora più male essere cattivo con chi amo, comunque, tanto, e fino alla fine. Si, perché quando il rosario di schiaffi sarà così lungo e intenso, finirà con aprire ferite, farà piaghe inguaribili sul corpo di questa città. E io, per amore andrò a leccarle quelle ferite per lenire il dolore e rendere più dolce la fine. Impietoso? Come si fa a non esserlo all'indomani di un ceffone pesante che non ha indignato nessuno, non ha rivoltato niente e ribollito il sangue? Parlo dell'indagine che ha sostanzialmente scoperto un oltraggioso inganno e una perfida truffa: l'ospedale della città, tanto atteso, è stato costruito con calcestruzzo depotenziato. Una perizia ci dirà se può restare aperto o se invece, prudentemente, debba essere chiuso. La notizia ha attraversato la città e la coscienza (!) degli agrigentini con una lievità scandalosa. Allo stato non sappiamo come andranno a finire le indagini, cosa scoprirà l'inchiesta, chi coinvolgerà, quale sistema farà emergere.

 

CIAO DOLCE, FORTE E CORAGGIOSO ANGELO...di Ausilia Eccelso

Oggi pomeriggio si sono svolti a Campobello di Licata i funerali di Giuseppe Gatì. La direzione di suddovest è vicina ai familiari e a tutti gli amici di Giuseppe.
 
 
Si, ce ne ricorderemo a lungo... e speriamo di non dimenticarlo mai...
L'immagine di lui che grida contro Sgarbi mentre viene strattonato dai vigili ha fatto il giro d'Italia, ed è come vedere un piccolo Davide lottare contro Golìa...
E' commovente vedere come nel suo sito si siano dati appuntamento, quasi come fosse una piazza delle lacrime, gente di tutta Italia, amici e non, persone che lo avevano conosciuto tramite il famoso video di Sgarbi appena un attimo prima e subito dopo apprendevano della sua scomparsa...
Ragazzi, adulti, mamme...
Una persona speciale Giuseppe, per quella sua semplicità nell'esprimere concetti così ovvi da venire dimenticati e rinchiusi in un cassetto.
Un innamorato... e a questo che si è paragonato parlando della sua Sicilia, un ragazzo di soli 23 anni che si erge a difensore della patria quando tutti invece scappano via da essa, un eroe dei nostri giorni ed a ragione di ciò ancora più prezioso visto che di eroi oggigiorno nemmeno a pagarli...
Un grande insegnamento quello di questo piccolo grande uomo. Un insegnamento che, oltre che con le parole ed i fatti, trasmetteva con quella passione e quel sano fuoco d'indignazione per le cose ingiuste.
Grazie Giuseppe, per averci dato uno schiaffo morale ed aver cercato di svegliarci dal nostro comodo torpore...
Ciao piccolo angelo, veglia su chi, come te, continuerà da quaggiù a lottare come avresti fatto tu.
Ci mancherai.
 
 

DOMANI RIAPRE IL COLLEGIO DEI FILIPPINI

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Prima dell’estate era tra gli immobili da mettere in vendita per rimpinguare le casse del comune; nel mezzo dell’estate è diventato un cantiere frenetico aperto fino a notte tarda; adesso è una galleria d’arte, anzi lo scrigno delle più belle opere d’arte in dotazione al comune di Agrigento.

 

MARTEDI' SU RADIO1RAI 'IL GRANO E IL LOGLIO'

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Martedì 4 agosto alle 10.30 su Radio1Rai puntata di esordio del nuovo programma di Giovanni Taglialavoro “Il Grano e il Loglio- Inciampi e risorse della lingua italiana”, condotto da Tiberio Timperi.

 

SABATO AD AGRIGENTO IN DIFESA DEI MIGRANTI E DEI RIFUGIATI POLITICI di Vincenzo Campo

Il prossimo 20 giugno, sabato, è la Giornata mondiale del Rifugiato.  Ad Agrigento, il Gruppo locale di Amnesty Intenational, per celebrare la Giornata, ha organizzato la proiezione del documentario “Come un uomo sulla terra” di Segre, Biadene e Yimer al Teatro della Posta vecchia in via Giambertoni.  Il film, che è frutto di una produzioneAsinitas Onlus

 

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