Agrigento tra le Alpi e le Piramidi

immigrazione

 

A CONVEGNO AD AGRIGENTO LA CGIL PENSIONATI

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Dall'11 al 13 settembre ad Agrigento si è svolta Liberetà, la seconda manifestazione regionale organizzata dagli aderenti allo Spi-Cgil. Il calendario degli eventi è stato ricco di iniziative, incontri e vi hanno preso parte personalità  di spicco della società  e della politica. Fra essi, Andrea Camilleri, scrittore, il giornalista Enrico del Mercato de la Repubblica, Nino Fasulo direttore de 'Il Segno', l'attrice Lia Rocco, molti quadri del sindacato regionale. Fra i temi trattati negli approfondimenti, quello dell'immigrazione con una conferenza sul tema 'Ma gli immigrati sono solo fuorilegge?' al foyer del Teatro Pirandello di Agrigento con gli interventi, fra gli altri degli ambasciatori di Senegal e Marocco, Papa Cheick Saadibou Fall e Tajeddine Baddou.
 

O MIO BUON SAMARITANO... di Giandomenico Vivacqua

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Caro Maestro, quando, quindici anni fa, ti scelsi come patrono per apprendere i rudimenti di un mestiere scabroso e divorante, quale quello che tu onori ogni giorno con la tua regolare caparbietà e io ogni giorno tradisco con ogni sorta di impensabili divagazioni, mi è stato subito chiaro che la tua sarebbe stata una pedagogia silenziosa, omissiva, reticente. Nemmeno l'esempio muto ed eloquente c'era da aspettarsi, poiché l'ostentazione dell'esempio ti sarebbe parsa uno scandaloso cedimento a quella vanità donnesca di cui non c'è traccia alcuna nella tua asciuttissima biografia. La sola tua presenza corporale, peraltro ridotta all'osso di un corpo snello dentro un abito sobrio, intenta e silenziosa alla scrivania che fu di tuo padre, ogni giorno, ogni mese, ogni anno, è stata la lezione unica e indimenticabile che mi hai impartito. Non ha fruttificato, per me, nell'aspro terreno del mio spirito, che tenta e ritenta esperienze diverse con alterne fortune. Ma io ti so lì, solido e solito, allo scagno avito, e quando gli angosciosi garbugli della mia vita sembrano vincermi, da te vengo in cerca di rimedio, e lo trovo sovente. Oggi ti leggo, samaritano esemplare, e non provo meraviglia. Ti ho capito per tempo e il tempo mi ha dato ragione. Ma ecco una cosa che forse stupirà persino te, infinito galantuomo, pietoso viandante: confuso tra gli erranti che hai opportunamente soccorso, lacero, spaventato, esausto come tutti gli altri, c'era niente meno che il figlio dell'uomo, il Re dei Re. Quale sommo privilegio ti ha guadagnato la tua illegale onestà! Un abbraccio, come sempre esagerato e fanciullo. Tuo devoto, G.
 

NON E' L'UOMO PER LA LEGGE MA LA LEGGE PER L'UOMO di Antonio Contrino

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Oggi ho infranto la legge. Sulla litoranea per Punta Bianca ho incontrato cinque persone, di quelle che capisci subito che sono appena scese da un barcone che ha attraversato il Mediterraneo, e, fortunate, sono arrivate vive e non sono state (ancora?) bloccate. Se ne incontrano tante, andando di mattina da Agrigento a Licata. C'era fra loro un ragazzo, dallo sguardo stanco e impaurito, che quasi barcollava. Mi ha subito fatto pensare a mio figlio, che ha circa la sua età e dormiva beato nel suo comodo letto, e a quel bambino palestinese che diventò famoso morendo assieme e fra le braccia del padre sotto il tiro incrociato dell'esercito israeliano e dei cecchini di una delle fazioni palestinesi. Ho dato loro il pane che avevo appena comprato, li ho fatti telefonare ad un parente che avevano in Italia, li ho accompagnati ad Agrigento alla stazione degli autobus (il parente mi ha detto che la loro meta era Milano), ho dato loro il poco denaro che avevo. Ho visto nei loro occhi smarriti un lampo di fiducia. Sono felice.
 

SPECIALE IMMIGRAZIONE. IL TAMBURO DI BADU di Giandomenico Vivacqua

Un giovane africano nella ricca Agrigento

Semideserto il locale, il ristoratore non cerca più la ragione della sua scarsa fortuna: l'ha già trovata. Né la discutibile qualità dei cibi, né lo sdegnoso servizio, né l'arbitrio dei prezzi: i nivuri! Supponendo un'improbabile solidarietà razziale nei pochi, distratti passanti che non si curano del suo caso, ringhia, ma con prudenza, all'indirizzo di alcuni senegalesi che non lontano intrattengono allegro simposio. Dall'invettiva non emerge con chiarezza se sia principalmente il suono della lingua wolof o il colore scuro della pelle o la religione islamica a provocare l'inappetenza della folla potenziale dei suoi avventori: "ma ora li prendo a gargiate", avverte. Nel silenzio dell'ora e del vicolo, la minaccia si arena sul basso fondale della sua espressione biliosa: anche il suo razzismo sembra una complicazione della sua dispepsia.

 

SPECIALE IMMIGRAZIONE. LA TESTIMONIANZA di Francis Chemisi*

Depuis son apparition sur la terre, l'homme est toujours en quete d'une amelioration considerable de ses conditions vitales. Quitter un territoire pour un autre est aussi pour l'homme une maniere de chercher à ammeliorer ses conditions de vie. Les raisons qui poussent l'etre humain a laisser son territoire d'origine pour s'installer vers un autre peuvent etre d'ordre économique, sociale, politique ou naturelle. Le sujet qui fait l'actualité de nos jours, est celui de l'immigration clandestine.
Pourquoi une immigration clandestine au lieu d'une immigration légale ?
 

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