Agrigento tra le Alpi e le Piramidi

spettacoli

 

IL CAVALIERE OSCURO di Vito Bianco

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La “macchina dei sogni” hollywoodiana sforna in gran numero prodotti spettacolari che hanno per protagonisti eroi più o meno super, quasi sempre impegnati nella strenua difesa di un mondo (il nostro) minacciato da forze oscure o aliene. Può però capitare che uno di questi escape movie, pur rimando dentro le convenzioni del genere, si distingua per la qualità della messinscena e una certa complessità di scrittura, la quale mostra in trasparenza i lineamenti di un intrigante racconto morale.
 

EX MALO BONUM? LA CONSOLAZIONE DEL 'DIVO' di Vito Bianco

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Si può rappresentare con gli strumenti del cinema la natura oscura e imperscrutabile del Potere, quello che scriviamo con la maiuscola e immaginiamo misterioso e carico di peccati? Si può, se a farlo è un autore di talento come Paolo Sorrentino che con Il Divo ha realizzato una biografia grottesca e visionaria di Giulio Andreotti, l’uomo dell’archivio segreto e delle famose battute, il politico più longevo dell’Italia repubblicana; un film che ha il suo punto di forza nell’ essere una spiazzante fenomenologia della commedia politica e dei suoi cinici, e talvolta ridicoli, rituali. In una parola, del suo sottosuolo.
Nell’opera di Sorrentino Andreotti è una funzione dell’essenza intima della sovranità democratica. E’ la figura più rappresentativa della dimensione opaca e non illuminabile del potere istituzionale.
 

LA SINISTRA? NON AL LOFT, MA NELLE CURIE E A CINEMA di Tano Siracusa

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I film Gomorra e Il Divo, dopo il successo di Cannes, hanno suscitato un coro di appassionate analisi sulla rinascita del grande cinema italiano.
 

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