Agrigento tra le Alpi e le Piramidi

TUTTE LE LIBERTA' POSSIBILI, TUTTE LE SOLIDARIETA' NECESSARIE di Giovanni Taglialavoro

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DALLA CRISI DELLA SICILIA SI ESCE COL CIVISMO POLITICO

L'appello di Leoluca Orlando per salvare la Sicilia attraverso il civismo politico è l'unica via possibile di rilancio della regione. Il ceto politico e i partiti sono screditati e subiti.

Le ragioni del consenso di cui godeva nel passato, fondato essenzialmente sull’allargamento della mediazione assistenziale e sul mantenimento dello status quo, sono oggi la causa principale della loro impresentabilità e dell'impotenza delle istituzioni.

Negli anni, e il discorso vale per gran parte del meridione, si è costruito e mantenuto un sistema dissipatorio di gestione della cosa pubblica che riusciva a nascondere la propria inadeguatezza rispetto alle esigenze dei sistemi complessi, con progressive dissipazioni aggiuntive creando sovrastrutture gestionali ipercostose e inefficienti e semplicemente rinviando l'appuntamento col default.

Oggi l’intero sistema di mediazione si mostra per quello che è sempre stato: un sistema di rapina di risorse pubbliche e di dominio immotivato sulle persone.

Un sistema nel quale la selezione dei gruppi dirigenti avviene sulla base della spregiudicatezza e dell’asservimento.

Sull’acqua, sui rifiuti, sulla burocrazia regionale, sulla distruzione dell’ambiente, sul lavoro che manca, sulla legalità, sui beni culturali e le risorse energetiche i nodi sono venuti al pettine.

Bisogna trovare un'alternativa a tale modello di mediazione dissipativa.

 

Da dove ricominciare? Di questo si tratta: definire un nuovo cominciamento.

Un nuovo riferimento ideale su cui selezionare i gruppi dirigenti.

Proviamo a dire cosa dovrebbe distinguere tale alternativa.

 

COSTRUIRE ASSIEME LA POLIS di Tano Siracusa

Da molti anni non si vedeva il centro storico così pieno di turisti e  così vuoto di  occasioni di incontro, di iniziative artistiche e culturali. Non ci sono soldi dicono al Comune, e l’Ente Parco ha scelto per l’intrattenimento culturale estivo altri scenari, certamente magnifici, lasciando  però la città, il suo centro storico, vuoti e  silenziosi.  Eppure le sue piazze, gli slarghi, perfino le scalinate  in altri anni hanno ospitato manifestazioni musicali, teatrali, eventi espositivi. Non sempre con l’intervento di enti pubblici.
Quattro estati fa c’è stata l’ esperienza  Vallicaldi, che a ripensarci oggi  sembra avvenuta in un’ altra  città.  Rimangono le  tracce di quell’estate, il grande murales di Mister Thoms, alcuni dei murales dipinti da Scifo e Gianfranz, l’installazione di Gaetano Vella, qualcosa degli interventi di Nonsostare,  che avevano trasformato un cumulo di macerie in un palcoscenico  e  accanto un po’ di verde, un’idea di giardino.

 

"COME UN SOLE AL MATTINO" NUOVO LIBRO DI EMANUELE ENRICO MARIANI

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Da qualche giorno per i tipi di Mimesis (Milano-Udine) con una prefazione di Elke Angelika Wachendorff, Presidente del Nietzsche-Forum di Monaco di Baviera, e con una postfazione dello studioso, letterato, poeta e pittore siciliano Giuseppe Aziz Spadaro è uscito "Come un sole al mattino. Etica psicologia e trasfigurazione del sacro nel Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche", nuovo libro di Emanuele Enrico Mariani. 
Il volume nasce sulla base dello sviluppo di un progetto condotto in collaborazione con lo stesso "Nietzsche-Forum München e. V." e con il "Centre Européen d’Études Zoroastriennes" di Bruxelles svolto nell’ambito del Dottorato di ricerca in Filosofia promosso dalle Università di Palermo, Messina e Catania in consorzio nel corso degli Anni Accademici 2013/2017.

Punto di partenza delle analisi dell’autore è una ricerca filologica volta a sondare, appurare, accertare una possibile lettura e conoscenza degli antichi testi persiani dell’Avesta da parte di Nietzsche. Indagando le informazioni sui Persiani che il filosofo attingeva da molteplici fonti, vengono esaminati gli elementi concernenti le possibili affinità tra il suo personaggio e l’antico messo iranico. 

 

I SUONI DELLA PROCESSIONE di Tano Siracusa

Anni fa vennero apparecchiati degli altoparlanti lungo il percorso della processione. E mentre fra le urla dei portatori e dei fedeli rullavano i tamburi o incalzava la banda con Zingarello, si alzavano al cielo mesti canti di chiesa. A volte il rosario. Era un vero e proprio sabotaggio da parte delle autorità ecclesiastiche della sonorità della processione, tellurica e festosa. Poi gli altoparlanti sono spariti, ma quei tonfi, quelle bolle di silenzio ogni tanto attraversano la processione del Santo Nero senza che nessun altoparlante intervenga, e possono evocare altri suoni dai canti chiesa, musiche lente, sinuose, come quella di Arvo Pärt che si ascolta nel video.

 

TEATRO, AGORA', CASE: UN GRANDE CANTIERE DI RICERCA ARCHEOLOGICA RIDISEGNA IL VOLTO DI AKRAGAS di Maria Serena Rizzo

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Si torna a scavare nella Valle: sono ripresi infatti da qualche settimana gli scavi nell’area del cosiddetto “tempio romano”, una parte del grande spazio pubblico che si estendeva, in età ellenistica e romana, sul poggio di San Nicola; nel frattempo, una missione composta da studenti e docenti delle Università di Catania e di Enna e del Politecnico di Bari ha intrapreso una breve campagna di saggi archeologici nell’area del teatro ellenistico, in attesa che vengano rimossi gli intoppi burocratici e si possa dare il via ad una più vasta indagine programmata con i fondi del Parco.

Nel giro di qualche mese, inoltre, dovrebbe avere inizio (il condizionale è inevitabile quando si ha a che fare con appalti, gare, possibili contenziosi…) una imponente campagna di scavi e restauri nel Quartiere Ellenistico-Romano, finanziato con 3.960.000 euro nell’ambito del PON “Cultura e Sviluppo” FESR 2014-2020.

Nella tarda estate, inoltre, arriveranno, come avviene già da qualche anno, la missione tedesca dell’Università di Augsburg e quella italiana dell’Università di Bologna, impegnati rispettivamente nel santuario extraurbano di Sant’Anna e nel Quartiere Ellenistico-Romano.

 

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