Agrigento tra le Alpi e le Piramidi

eventi culturali vari

 

SULLE SPALLE DEI PADRI di Giovanni Taglialavoro

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Due sere d’incanto, due sere ad ascoltare il racconto di Antonio Lubrano sulla canzone napoletana e i canti di Valeria Scornavacca e Giovanni Moscato accompagnati da Sal Cacciatore, Carmelo Bisignano e Stefano Tesè. Lo scenario è quello del teatro Andromeda di Lorenzo Reina nel cuore della Sicilia agropastorale di Santo Stefano Quisquina.
I 99 posti a sedere del teatro sono stati occupati con alcune decine di spettatori in piedi. ‘La sirena bugiarda’ questo il titolo dello spettacolo che ha proposto un itinerario tra l’ironico e il poetico, con qualche puntura sarcastica sull’attualità, lungo la storia della gloriosa canzone napoletana.
L’appuntamento è il primo di un progetto ambizioso che punta a fare del teatro Andromeda un luogo di incontro di artisti che vogliono riflettere e fare riflettere sul rapporto problematico tra tradizione e futuro in una terra che solo da poco ha cominciato a interrogarsi sulle forme illusorie di modernizzazioni  subite negli ultimi decenni. Modernizzazioni calate dall’alto e soprattutto affidate alla possibilità di consumo piuttosto che alle capacità di autorganizzazione.
Una modernizzazione subalterna, che richiedeva la negazione delle radici. I segni drammatici di questo processo sono rintracciabili ovunque quanto ancora non riconosciuti: dalle forme urbane, ai paesaggi rurali; dallo stravolgimento delle coste e dei paesini costieri alle confuse coscienze giovanili che scimmiottano atteggiamenti ‘moderni’ senza averne interiorizzato i codici.
 

LA SIRENA BUGIARDA DI ANTONIO LUBRANO A SANTO STEFANO QUISQUINA

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Penso di sapere  cosa spinga Antonio Lubrano ad interrompere le sue vacanze e a venire a Santo Stefano Quisquina  per due sere d’agosto, il 6 e il 7, a raccontare la canzone napoletana.
Dico subito che i soldi non c’entrano, verrà gratis. Meno che mai c’entra  l’ umana e naturale vanità: Antonio con la sua carriera impareggiabile è una specie di monumento nazionale riverito ovunque e da tutti rispettato e ossequiato e l’omaggio dei quisquinesi, per quanto autorevole, non aggiungerebbe molto.
Ve lo dico io allora: la voglia di conoscere Lorenzo Reina e di stare in mezzo al suo teatro di pietra miracolosamente impiantato su un acrocoro delle sue terre alle spalle del santuario di Santa Rosalia alla Quisquina.
Antonio ha visto le foto del teatro, ha ascoltato la storia di Lorenzo, pastore scultore e fondatore di una fattoria dell’arte che si nutre degli afrori di pecore omeriche e di dionisiaci asini.
Ha capito che il teatro di Lorenzo si candida ad ospitare incontri d’arte con la pretesa di mostrare come non ci sia vera arte se non in continuità con la vita quotidiana, quella autentica.
 

ESPLORANDO LA VALLE DEI TEMPLI E LA KOLYMBETRA

Mito

Marzo - Giornata FAI di Primavera

Gli studenti della media 'Castagnolo' di Agrigento, il mese scorso, hanno fatto esperienza di guide turistiche, presentando gli itinerari del giardino della Kolymbetra a numerosi visitatori presenti nel parco il 26 ed il 27 marzo per la giornata FAI di primavera, nel periodo di inizio fioritura della zagara, fiore degli agrumi, di cui è ricco il giardino storico. In quell'occasione, tra gli alberi di mandorlo e ulivo della campagna vicino al tempio di Vulcano, si era svolto un concerto tenuto da 50 giovani di 15 scuole dirette dal Maestro Carmelo Salemi.

 

SALVARE LA CATTEDRALE DI AGRIGENTO

Duomo
Forze politiche all'opera per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema che interessa tutti gli Agrigentini: salvare la cattedrale. Lunedì 11 aprile 2011 alle ore 15,30 al Seminario Arcivescovile di Agrigento si terrà un convegno organizzato dal Partito Democratico sul tema: “SALVARE LA CATTEDRALE. Riqualificare il centro storico. Proposte di recupero e riqualificazione”. Tra gli altri sono previsti gli interventi di politici, con il saluto del sindaco di Agrigento Marco Zambuto, e di rappresentanti della Curia; di uomini di cultura, esperti di centri storici e di urbanistica. La cittadinanza è invitata a partecipare.
 

ANDREA CAMILLERI IN UN CONVEGNO ROMANO di Dante Bernini

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 Qualche settimana fa, nell’Auditorium Parco della Musica di Roma si è svolta, a cura della Sellerio Editore, una Duegiorni, come si direbbe nel gergo sportivo, dedicata alla ”letteratura di Andrea Camilleri”, un “caso”, a voler guardar bene, ancor prima  che di “rivoluzione editoriale” come lo definiva, e  pour cause, il programma della manifestazione, più pregnantemente  letterario. Camilleri, ce lo racconta egli stesso, e ripetutamente, nasce poeta, sotto l’
ala, se bene ho compreso, ungarettiana, seppure con un umore  che lo distingue nettamente dal caposcuola.

 

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