Agrigento tra le Alpi e le Piramidi

migranti

 

DISCUSSIONI SULL'ACCOGLIENZA di Tano Siracusa

scala dei turchi

Cronaca di un respingimento.
Porto Empedocle, sabato mattina. Sul corso principale alle 10 i numerosi caffè sono pieni. Via Roma è stata chiusa al traffico dalla precedente amministrazione e si può godere  quel silenzio che sembra rallentare il trascorrere del tempo, attraversato da rumori minimi, discreti. Saluti, voci, passi. 
Oggi però non è una tranquilla  mattinata  di settembre come tante. Basta infatti percorrere duecento metri e all’inizio di via Roma c’è un assembramento di un centinaio di persone  che tranquille non sembrano. Sono preoccupate, arrabbiate, forse anche un po’ confuse. 
Di sicuro concordano nella richiesta di definitiva chiusura del centro che aveva ospitato per una ventina di giorni 44 minori non accompagnati. In realtà hanno vinto. Il centro è infatti stato chiuso perché non a norma con alcune misure di sicurezza. I ragazzi sono stati provvisoriamente collocati in altri centri del territorio. 
Ci sono alcuni amici su fb fra i manifestanti, che immagino   come me siano venuti per capire, non perché condividano le ragioni della manifestazione. Invece no. 
Discutiamo un poco, mentre il corteo si avvia. 
Non è vero che sono tutti ragazzi, spiega Paolo, e poi la  Scala dei Turchi è diventata una importante meta turistica,  Porto Empedocle ne sta beneficiando. La presenza di quaranta ragazzi che non hanno nulla da fare, senza soldi, non aiuta, anzi è evidente che danneggia i commercianti. Metterli in una palazzina qua dietro: è questa l’accoglienza? Dovrebbero offrire servizi, occuparli, organizzare corsi di lingua italiana. 

 

PORTO EMPEDOCLE E I MIGRANTI di Tano Siracusa

Negli ultimi cento metri prima dell’imbocco della galleria i bordi della carreggiata sono una discarica di sacchetti della spazzatura, indesiderata conseguenza dell’avvio della raccolta differenziata avviata dal Comune. Poi, uscendo dalla galleria si può osservare sulla destra il  gigantesco cavalcavia  che interrompe il suo slancio a cinquanta metri dalla collina, bucata da un misterioso tunnel.  Involontario, visionario monumento alllo spreco. A poche decina di metri, accanto ad un canneto, l’enorme fabbricato della Montedison, ultimo rudere dell’insediamento industriale di mezzo secolo fa.

Porto Empedocle (Foto Tano Siracusa)
Porto Empedocle (Foto Tano Siracusa)

 

RSS Feed

Image CAPTCHA
Enter the characters shown in the image.